Insomma, in Louie non è solo complicato distinguere la realtà dal sogno (e dal sogno a occhi aperti) o fraintendere i sogni interpretandoli solo come intermezzi surreali. A volte è impossibile capire se l'episodio successivo non sia un sogno del precedente o lo stesso sogno, se l'intero show non sia un sogno o una catena di sogni che si contengono come le forme di una matrioska.
*
New Year's Eve, il finale della terza stagione, è l'episodio in cui queste ambiguità sono più marcate, un episodio-inception nel quale la realtà ha la consistenza di un fantasma e, proprio come in un sogno (anzi quattro), la drammatizzazione è una traduzione enigmatica del desiderio.
*
Il primo sogno dell'episodio è quello di un Natale anti-dickensiano durante il quale la gioia delle figlie di Louie che scartano i regali è contraltata dalla memoria (o sogno a occhi aperti?) del calvario che Louie ha dovuto affrontare per correggere il difetto di produzione di una bambola. E' davvero necessario sottolineare che lo smembramento e ricostruzione della bambola da parte di Louie rivela molto del suo rapporto con le donne (e con le figlie)?
Il Natale finisce con l'irruzione nel sogno della cruda realtà (o è solo un incubo?): Louie che guarda Lilly e Jane andarsene con Janet e il suo nuovo uomo nel tramonto festivo di un ascensore.
*
Nel secondo sogno, Louie si addormenta (o stava già dormendo?) e viene risvegliato da una telefonata della sorella (Debbie, questa volta interpretata da Amy Poehler). I due parlano della solitudine di Louie così come, nel sogno successivo (o è lo stesso sogno?), fanno Lilly e Jane (la rappresentazione di questo sogno è spettacolare — e ilare — nel suo essere totalmente vaga: "It's so good too see you... I know, we are grown ups... Wow, really, probably in our twentys... Probably, what do you do?... I have like a carreery-thing... Wow!...").
*
Quando Louie si risveglia da questo sogno è difficile dire se non stia ancora sognando visto che, in televisione, i due anchor che in TV parlano dell'incidenza dei suicidi durante le festività di fine anno hanno i nomi improbabili di Fanny Chapcranter e Flappy Howserton.
A questo punto, Louie decide di partire, forse raggiungere la sorella e il cognato in Messico, e sul bus verso l'areoporto incontra Liz (Daddy's Girlfriend, un altro episodio onirico). Qui il Natale diventa una sorta di Natale anti-serendipity, perché proprio prima del classico ricongiungimento dei due innamorati, Liz comincia a sanguinare dal naso e sviene. Louie la accompagna in ospedale dove Liz muore sussurrandgli un ironico "bye?".
*
Così, Louie finisce solo in areoporto dove si addormenta (ma si è mai svegliato?), e quando si sveglia decide di partire non per il Messico ma per la Cina, alla ricerca del fiume Yangtze, citato in un libro che ha regalato a Jane all'inizio dell'episodio (la storia di una paperella — forse reminescente di quella di Duckling — che si ricongiunge con la famiglia).
Ovviamente, il fiume Yangtze non è altro che un miserabile rivo nella campagna intorno a Pechino e Louie (è lui la paperella?) si ricongiunge non con la sua ma con una famiglia cinese che, nonostante tutte le barriere (culturali e linguistiche), lo accoglie a braccia aperte. Che il comico sia una forza coesiva più potente dell'amore?
0 commenti:
Posta un commento