mercoledì 28 maggio 2014

MAD MEN: WATERLOO

Questa recensione è apparsa su Serialmente il 28 Maggio 2014.

Non è la morte che spaventa tutti ma il suicidio, un trucchetto messo in pratica da Lane Pryce qualche stagione fa e da Don l’anno scorso, anche se solo in termini lavorativi.

Ted Chaough ci va vicino in questo episodio, gettando il suo areoplanino malinconico fuori dal quadro della realtà e da tutti i significanti che definiscono la scena del business pubblicitario, e la cosa manda tutti fuori di testa. Perché? La risposta è semplice: il suicidio, soprattutto nelle sue incarnazioni simboliche, è la nemesi del profitto. E poiché il capitalismo è un sistema economico che ha trovato la formula per prosperare cambiando in peggio (l’eufemismo che usiamo per indicare chi persevera nell’essere se stesso), non può che accogliere con un minimo di trepidazione chi vuol morire per rinascere a nuova vita.

mercoledì 21 maggio 2014

MAD MEN: OGNI FAMIGLIA E' FELICE A MODO DEGLI ALTRI

Tolstoj aveva capito tutto della pubblicità: le famiglie felici si somigliano, quella del Mulino Bianco, quella della Coca Cola, quella che s'ingozza di zuccheri e carboidrati da Mac Donald's, quella che va in vacanza al villaggio Valtur, quella che arreda casa con mobilio svedese. E' per questo che c'è qualcosa che non va nel primo pitch di Peggy per Burger Chef: non è il ritratto di una famiglia felice ma miserabile, almeno per le "mamme" che, alle porte degli anni '70, devono ancora chiedere il permesso ai "papà".

martedì 6 maggio 2014

MAD MEN: DON 9000

Qualche volta non cambiamo non per colpa di noi stessi ma per colpa degli altri, soprattutto quando in cambio di una resa incondizionata ci danno l'ufficio di un inglese che è rimasto appeso alla porta. Naturalmente — e se Freddy Rumsen fosse qui non potrebbe che gongolare — quando si tratta di cambiare, anche quando è colpa degli altri è pur sempre colpa nostra.

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Quando in 2001 A Space Odissey, il noto film del '68 di un certo Stanley Kubrik, il misterioso monolite nero scende sulla Terra, un piccolo gruppo di scimmie scopre la potenza della leva e, prima, spacca la testa a un facocero, poi alle scimmie che abitano nel vicinato: la nascita dell'intelligenza è la nascita dell'omicidio. Quando in Mad Men, la nota serie del 2007 di Matthew Weiner, il monolitico IBM 360 fa il suo ingresso alla SC&P, la nascita dell'intelligenza artificiale segna la morte della creatività: a cosa ci serve un essere che può apprezzare le stelle se abbiamo una macchina che può contarle? (A cosa ci serve lo showrunner se abbiamo i rating Nielsen?)