Non è la morte che spaventa tutti ma il suicidio, un trucchetto messo in pratica da Lane Pryce qualche stagione fa e da Don l’anno scorso, anche se solo in termini lavorativi.
Ted Chaough ci va vicino in questo episodio, gettando il suo areoplanino malinconico fuori dal quadro della realtà e da tutti i significanti che definiscono la scena del business pubblicitario, e la cosa manda tutti fuori di testa. Perché? La risposta è semplice: il suicidio, soprattutto nelle sue incarnazioni simboliche, è la nemesi del profitto. E poiché il capitalismo è un sistema economico che ha trovato la formula per prosperare cambiando in peggio (l’eufemismo che usiamo per indicare chi persevera nell’essere se stesso), non può che accogliere con un minimo di trepidazione chi vuol morire per rinascere a nuova vita.