venerdì 7 marzo 2014

LA COSPIRAZIONE DELLO SQUALO: LA TV HA IMPARATO A SALTARE AL RALLENTATORE

Preston Burke, l'antieroe di Grey's Anatomy radiato dallo show per aperta omofobia sarà la Madre nel finale di How I Met Your Mother. Può darsi sia soltanto una brillante operazione di restyling dell'immagine (sia quella di Isaiah Washington sia quella dello spompo HIMYN) ma cosa c'è da non essere eccitati?

Preston Burke, interpretato da Isaih Washington

Se fosse vero, e non è vero, nulla. Ma non è che allo stato delle cose ci sia molto di cui essere eccitati. Infatti lo scoop è che Preston Burke tornerà in un solo episodio di Grey's giusto per chiudere la storyline del personaggio uscente di Cristina Yang. E' noto che Shonda Rhimes fa quello che vuole, anche perché Grey's non perde un colpo in termini di ascolti, e se ha deciso per amor della storia o per qualsiasi altra ragione di perdonare Isaiah Washington (che dopo le uscite omofobe ha praticamente smesso di lavorare), va bene, sono fatti suoi. Se Isaiah Washington fosse nato in Italia (dove si chiamerebbe Isaia Lamormora o Isaia Cadorna) oggi sarebbe un eroe protagonista di tutti i film di Barbareschi, ma non è neanche questo il punto. Il punto è: esiste qualcosa che si potrebbe chiamare stanchezza narrativa (in inglese sarebbe "show-weariness")? Perché, se esiste, Grey's Anatomy e How I Met Your Mother ne sono esempi eccellenti.

In genere si usa l'espressione "salto dello squalo" per indicare il punto in cui uno show televisivo rompe il meccanismo di sospensione dell'incredulità. Questo modo di dire (che, lo dico per i due che non lo sanno, si riferisce a un episodio di Happy Days in cui Fonzie letteralmente salta uno squalo) suggerisce che, a un certo punto, per esaurimento delle combinazioni narrative o mancanza di ispirazione, uno show gioca talmente al rialzo che gli spettatori non si sentono più obbligati a mantenere il patto con la finzione. La "stanchezza narrativa" è simile ma non lo stesso. E' un salto dello squalo al rallentatore, un suicidio creativo in slow motion che, fino all'ultimo millesimo di secondo, non sappiamo se verrà portato a termine. E forse, poi, è questo che davvero ci interessa, non più la storia.

In Happy Days, a un certo punto Fonzie salta letteralmente uno squalo

Ho preso Grey's e How I Met Your Mother ma la lista di show stracchi è lunga quanto metà di questo articolo. Lasciamo da parte gli show che fanno surf sullo squalo come The Walking Dead, Scandal o House of Cards (ma l'idea è stata originariamente di Lost), cosa dire di tutti gli altri? Perché continuiamo a guardarli? Cos'è accaduto al nostro gusto o al nostro tempo che siamo disposti a sacrificarli solo per sapere come andrà a finire una storia che, comunque vada a finire, ha ormai smarrito il senso stesso della fine? Aristotele oggi dovrebbe scrivere: una storia deve avere un inizio, un centro e un centro, un centro, centro, centro...

Chissene frega se la Madre è morta, malata o è "aunt" Robyn, se Cristina perderà un arto, un organo o se un vulcano sotterraneo esploderà sotto al Grey Sloan Memorial Hospital (presto rinominato Fuck Preston Burke Is Back Hospital). Già solo il fatto che uno spettatore possa ipotizzare che un personaggio chiamato "zia" Robyn potrebbe essere la "madre" o che ci si aspetti un disastro totale globale alla fine di ogni stagione significa solo che uno show è morto o che chi lo scrive non ha più interesse in ciò che racconta. In quale momento la TV è diventata Ted Mosby e noi i figli tapini che devono sorbirsi la storia?

Hey Kids...

Direte: ma Grey's Anatomy è il primo show della ABC! Ovvero è ancora un successo, e anche HIMYM non se la cava male. Globalmente però la televisione perde migliaia di spettatori ogni mese e questo processo non risparmia né Grey's né HIMYN. In altre parole, la vostra oasi ecologica è magari in ottima forma ma ciò non significa che il riscaldamento globale catodico prima o poi non la raggiungerà. Se non mi credete, chiamate la mia teoria: la cospirazione dello squalo.

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