sabato 21 febbraio 2015

APPUNTI SULLA PRIMA STAGIONE DI MAD MEN (1-3)

Per chi è interessato a un rewatch della prima stagione di Mad Men, ogni weekend pubblicherò gli appunti su tre episodi dello show.

1 · Smoke Gets in Your Eyes

In un mondo perfetto, cioè gli anni '50, se un cameriere nero v'importuna ce n'è sempre uno bianco che vi viene in soccorso... sempre che non siate in mezzo a una conversazione o a una ricerca di marketing per Lucky Strike. Le sigarette le preferite bionde o more? Lisce o aromatizzate? Regolari o slim?



Nessuno, a meno di un'esperienza ultraterrena, cambia squadra di calcio o marca di sigarette. E' il motivo per cui le pubblicità del tabacco servono solo a due cose: tenere in vita il mito e fidelizzare i minorenni.

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Il 27 Maggio 1950, Morton Levin, il direttore del Centro Controllo per il Cancro del Dipartimento della Sanità di New York, pubblica sul Journal of the American Medical Association il primo studio che collega il consumo di tabacco al cancro. La notizia non raggiunge le masse e le grandi del tabacco continuano le loro campagne con la solita spudoratezza: la Lorillard (Kent) introduce un nuovissimo filtro che offre "la più grande protezione nella storia delle sigarette". Il nuovo filtro, chiamato "micronite", è all'asbesto, ma chi si lamenta. Ligget & Myers (Chesterfield) diffonde uno studio che dimostra che le sue sigarette non solo non fanno male ma fanno anche bene, un po'... Finché nel Dicembre 1952 il Reader's Digest pubblica il riassunto di un articolo apparso un paio di mesi prima sul Christian Herald e scritto da Isroy M. Norr (uno dei primi militanti delle campagne anti-fumo), e il muro di omertà comincia a cedere... Nel frattempo, Marlboro inventa il Marlboro Man, ventimila medici dicono che le Camel sono meglio di una boccata d'aria fresca, gli stessi medici che regalano pacchetti di sigarette durante conferenze e riunioni pubbliche... B.B.D.O. cede alle pressioni di uno dei suoi più grandi clienti, Lucky Strike, e ne abbandona uno più piccolo, il Reader's Digest, il cui articolo del 1952 era solo il primo di tanti che culmineranno, nel 1959, con uno intitolato "The Growing Horror of Lung Cancer".

E' a questo punto che entra in gioco Donald Francis Draper, avvocato delle minoranze, romantico ad man che vorrebbe sposare l'amante disegnatrice, eroe di guerra insignito di purple heart, genio creativo, soccorritore di segretarie. Se le sigarette fanno male, dice Don agli apprensivi padroni della Lucky Strike, fanno male per tutti, capìsc?

Ehh!?! fanno i padroni. Mi spiego, dice Don: Significa che, finalmente, possiamo mandare tutti i dottoroni e i professoroni a quel paese. Possiamo dire quel che vogliamo, e che vinca chi la spara più grossa: it's toasted, it's boiled, it's roasted, it's baked in the oven... Lo sentite il profumo di nuovo, l'inconfondibile aroma di primavera? E quel cartello sul lato della strada che dice, Non preoccuparti, va tutto bene, tranquillo, quello che senti è il cancro del vicino, non è il tuo...


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Lo sentite il profumo di nuovo? E' il 19 Luglio 2007 e il pilot di Mad Men si intitola "Smoke Gets in Your Eyes". In esso non c'è nulla di reale, tutto è sottile e sfuggente come l'aria dalla quale Don estrae l'idea per Lucky Strike. Intanto, l'eroe della storia è eroico solo per una mezz'ora, finché non sbrocca di fronte a una donna che pensa, e poi tutti gli altri hanno quel non so che, quella familiarità che ti lascia addosso il desiderio di sapere chi siano veramente: la segretaria tettona piena di buon senso, l'attempato dirigente che se la tira, il giovane account con la vocazione per lo stupro, l'art director italiano coi lapsus freudiani, l'ingenua segretaria che non disdegna lo stupratore...

Nessuno sembra quel che sembra in Smoke Gets in Your Eyes, figuriamoci quel che è. E infatti, l'eroe della storia che non è per nulla eroico, il viveur urbano che ci aveva sedotti con l'idea del millennio, alla fine dell'episodio cavalca un treno fino a Ossining, NY — trenta miglia e circa cinquanta minuti dalla Grand Central Station: Don Draper è in realtà — realtà? — un padre suburbano sposato con una bionda da paura.

La prima mezz'ora di Mad Men ci aveva venduto una cosa ma aprendo il pacchetto ne abbiamo trovata un'altra, un tizio a cui piacciono sia le bionde sia le more e molte altre antinomie. Soddisfatti? Se no, rimandate indietro il pacco. Credetemi però, Mad Men è uno di quei rari casi in cui la merce (avariata) è molto meglio del suo marketing.

Se volete approfondire: qui.


2 · Ladies Room

Don Draper è una persona modesta, soprattutto quando parla del suo passato: Pensate a me come a Mosé — dice a Betty, Roger e Mona — Sono solo un bambino che venne trovato in un cesto. Se le cose stanno così, Betty potrebbe essere la regina Batya (Betty/Batya), Roger il cespuglio parlante e Mad Men la Torah della televisione.

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Il secondo episodio di Mad Men è come un'analogia per un sordo: okay, a Don non piace parlare del suo passato, negli anni '50 tutti bevevano e fumavano, le donne venivano trattate a pesci in faccia e l'unica cosa che non è cambiata per niente è la "mid-level comraderie" fra dipendenti infoiati.

Il secondo episodio di Mad Men è anche come un lungo sottotitolo per non-pensanti, inevitabile esposizione dopo un pilot esoterico. Invece di Ladies Room avrebbe potuto intitolarsi Meet the Office Meet the Genius oppure Meet the Season Preview o Meet the Other Important Characters, cioè Betty, nevrotica in medias res, Bert Cooper, il fondatore scalzo, e la meravigliosa Sally Draper.

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La cosa migliore dell'episodio è intorno al trentanovesimo minuto: la cattedrale di sguardi che si rovescia addosso a Peggy, e poi quell'attimo successivo nella Ladies Room (finalmente) in cui Peggy, guardandosi allo specchio, decide che non sarà mai più fragile.


3 · Marriage of Figaro

Smoke Gets in Your Eyes è stilistico, Ladies Room stilizzato, Marriage of Figaro è puro stile. In un mondo ideale (gli anni '50?) questo sarebbe il vero pilot: niente spiegazioni, niente esposizioni, nessuna gratificazione, solo l'inferno di Dante Draper.

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Il party per Sally potrebbe essere quello con cui inizia The Swimmer di John Cheever (che visse e morì, esatto, a Ossining), potrebbe essere Il nuotatore delle mosche se i bambini fossero un po' più irascibili, oppure quel party del giorno prima dove tutti hanno bevuto troppo e a un certo punto è arrivata anche la vicina shhhhhhh, esatto, quella vicina.

E' il girone della socialità suburbana. Le altre coppie invitate al party sono lontane come miraggi nella luce tardo-estiva inventata da Faulkner o Fitzgerald, la luce alla fine di una stagione e dunque il crepuscolo della luce: Mad Men è appena cominciato e sta già finendo.

E se Ossining fosse piena di piscine, l'episodio si chiuderebbe con Don che nuota attraverso la geografia della disperazione invece di fare le vasche del quartiere in auto, magari pensando al sottotesto del dialogo della sera prima con Rachel Menken.

Bella questa stanza piena di letti e orsacchiotti, ne comprendo il fascino, ma non è il mio genere, troppo ancien régime. No, 'spetta Don, non ci siamo capiti, non è questo il mio reparto preferito, vieni con me sul tetto dove ci sono i cani. Ecco, i cani sono tutto ciò di cui hai bisogno, ti proteggono, ti ascoltano... Non hai notato poco fa i gemelli a guisa di cavalier senza macchia... Un attimo, Rachel, devo dirti una cosa senza sottotesto, sono sposato...

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Cherubino è il personaggio dalla sessualità più sfuggente nelle Nozze di Figaro — non solo perché il suo ruolo è scritto per un soprano — però, in quanto rappresentante dell'amor cortese, è meno effeminato di quanto non sia un tipo non muscolare: l'alternativa più radicale all'archetipo virile del soldato. Come Cherubino, Don è sensibile, capisce le donne e, quando bacia Rachel Menken, gli trema un poco il cor. E' il cortigiano del 20° Secolo, l'urbanita raffinato che al posto dei pennacchi indossa un cappello con la tesa.

Visto che le donne le capisce, Don non ha bisogno di manipolarle come farebbe un altro personaggio di Da Ponte e un altro Don, cioè Don Giovanni, ma, come Don Giovanni, Don Draper è anche il rappresentante di una società marcescente e manipola e usa chiunque altro: è cortese soltanto con le donne, e solo con quelle sottomano.

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